Direttiva ATEX - Responsabilità del fabbricante, responsabilità dell'utilizzatore

La direttiva 94/9/CE, entrata in vigore il 1 marzo 1996 e diventata obbligatoria il 1 luglio 2003, impone la certificazione ATEX -
ATmosphères EXplosible - a tutti gli apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva, commercializzati nell’Unione Europea.
Indipendentemente dal luogo di produzione e dalle normative in esso in vigore, tutti i prodotti, se installati in luoghi a rischio di esplosione, devono essere in possesso del marchio ATEX, eccezion fatta per:
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le apparecchiature mediche;
- le apparecchiature e i sistemi di protezione, quando il pericolo di esplosione è dovuto esclusivamente alla presenza di materie esplosive o di sostanze chimiche instabili;
- le apparecchiature per uso domestico;
- le apparecchiature destinate all'uso in luoghi di produzione o stoccaggio di esplosivi;
- le apparecchiature marittime imbarcate, o comunque offshore;
- i mezzi di trasporto (esclusi quelli per uso in atmosfere esplosive);
- le apparecchiature progettate e costruite specificamente per essere utilizzati dalle forze armate o per la tutela delle leggi e dell’ordine pubblico. Non sono esclusi gli apparecchi a doppio uso.
Ma cos’è un’atmosfera esplosiva? Si tratta di una miscela caratterizzata dalla presenza contemporanea di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie, polveri in aria e in determinate condizioni atmosferiche - concentrazione di ossigeno nell'atmosfera approssimativamente del 21%, con variazioni di pressione e temperatura al di sopra ed al di sotto dei livelli di riferimento di 101,3 kPa e 20°C. Mentre, un’atmosfera potenzialmente esplosiva è quella suscettibile a trasformarsi in atmosfera esplosiva a causa delle condizioni locali e/o operative.
La normativa ATEX introduce il concetto della Valutazione dei Rischi che tenie conto di tutte le possibili condizioni operative in cui il prodotto può trovarsi, incluse quelle derivanti da anomalie e guasti del prodotto stesso. Ma, in una concezione più corretta della sicurezza, il fabbricante del prodotto e l’utilizzatore hanno doveri interconnessi - la valutazione del rischio di esplosione di un prodotto non può prescindere dalle condizioni del suo impiego.
Il fabbricante è responsabile dei requisiti di sicurezza dei prodotti in rapporto alla loro classificazione ATEX, mentre l’utilizzatore è responsabile degli ambienti di lavoro e delle lavorazioni e quindi dell’utilizzo del prodotto in maniera appropriata. Nello specifico, il fabbricante è tenuto a garantire, nel rispetto di criteri definiti e normati e, se necessario, anche accreditati e certificati da enti o istituti riconosciuti:
- la disponibilità della documentazione utile per un’informazione completa degli accorgimenti adottati al fine di prevenire il rischio di esplosione del prodotto/impianto;
- le informazioni utili affinchè il prodotto/impianto venga utilizzato nelle condizioni e negli ambienti per il quale è stato progettato e rispetto a cui sono state definite le sue caratteristiche di sicurezza.
- di supportare una progettazione basata su un concetto di sicurezza integrata, volta a minimizzare il pericolo di formazione di una miscela esplosiva;
- ridurre al minimo accettabile la possibilità di inneschi;
- di garantire la possibilità di contenimento, soffocamento o sfogo della esplosione per minimizzarne gli effetti, tenendo conto anche di eventuali difetti di funzionamento o guasti, indipendentemente dalle condizioni di uso del prodotto, che non possono essergli note.