La filtrazione per mezzo di carboni attivi è una tecnologia di depurazione aria, grazie alla quale una corrente gassosa viene privata degli elementi inquinanti semplicemente passando attraverso i filtri a carbone attivo.
Il carbone attivo è carbone che subisce trattamenti in speciali forni dove il vapore ad alta temperatura forma sul materiale micropori che ne determinano l’attività.
Il carbone si distingue in base alla:
La particolare porosità del carbone attivo rende questo materiale perfetto per la realizzazione di filtri dal gran potere assorbente.
L’estrema porosità permette al carbone attivo di essere impiegato negli impianti di aspirazione e filtrazione. Facendo passare un flusso d’aria inquinata attraverso un filtro a carboni attivi, il carbone è capace di attrarre a sé gli agenti inquinanti pulendo l’aria.
Il funzionamento è basato sul fenomeno fisico dell’adsorbimento, fenomeno in cui le molecole delle sostanze assorbite vengono trattenute sul carbone da forze del tipo Van der Walls.
Attraverso il trattamento a carboni attivi, il flusso gassoso contenente inquinanti aerodispersi, viene aspirato da uno o più ventilatori, a valle dei quali possono essere installati un filtro e una batteria di condizionamento. Il flusso gassoso inquinanto, attraversando il carbone, deposita gli organici e depurato, viene espulso dal camino.
Una volta esaurita la capacità adsorbente dei filtri a carbone attivo, questi possono essere riattivati mediante esposizione ad altissime temperature - rigenerazione biologica - oppure con l'ossidazione o l'estrazione delle sostanze adsorbite per mezzo di solventi, poi condensati e recuperati in un’apposita sezione dell’impianto.
I filtri a carboni attivi sono maggiormente utilizzati per la filtrazione dei vapori e delle esalazioni; sono particolarmente indicati per la filtrazione dei vapori delle vernici e nell’abbattimento di sostanze volatili come i solventi.
Gli impianti di aspirazione, filtrazione e abbattimento cov - composti organici volatili - che montano filtri a carboni attivi possono essere impiegati nell’industria chimica e in quella della verniciatura; nell’industria alimentare; nel campo del riciclaggio dei rifiuti e della lavorazione della plastica.
C’è un unico modo per far ben funzionare un impianto aspirazione con filtri a cabone attivo ed è quello di dotarlo del giusto quantitativo di carbone. La quantità perfetta di carbone attivo può essere determinata solo in base alla tipologia di inquinante e alla portata d’aria del sistema di aspirazione. Per questo è sempre importante un sopralluogo, uno studio accurato dell’inquinante e del settore in cui opera l’azienda.